HPV: Il Trattamento Locale

TERAPIA LOCALE DELL’HPV GENITALE FEMMINILE

CI SONO MOLTISSIMI PRODOTTI UTILIZZABILI LOCALMENTE,  REPERIBILI IN FARMACIA E  SU INTERNET.  MA…

 

HPV

QUANDO SI PARLA DI TERAPIA TOPICA (LOCALE) OCCORRE DISTINGUERE DUE CATEGORIE DI PAZIENTI: QUELLE CON LESIONI ESTERNE (VULVARI) E/O INTERNE (VAGINALI) E QUELLE CHE NON NE HANNO.

DONNE SENZA LESIONI VISIBILI
Quando si parla di HPV genitale femminile in donne senza condilomi o lesioni visibili, la gestione terapeutica si concentra più sulla modulazione del sistema immunitario e sulla prevenzione della progressione verso lesioni intraepiteliali, piuttosto che sulla rimozione fisica di lesioni.

Quindi si lavorerà prevalentemente con terapie NON locali. L’idea che trattare loclamente, cioè direttamente sul virus, se presente, sia utile, NON E’ SCIENTIFICAMENTE CORRETTA.

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DONNE CON LESIONI VISIBILI

Un’opzione importante è sempre quella chirurgica o fisica (DTC con elettrocuzione o laser)

Qui il trattamento medico può essere di due tipi:

1. Terapie topiche immunomodulanti “forti”:

  • Meccanismo: stimola fortemente la risposta immunitaria locale, inducendo la produzione di citochine (es. interferone-α, TNF-α).

  • Indicazioni: trattamento di lesioni visibili (condilomi, VIN, alcune lesioni precancerose).

  • Effetto distruttivo:

    • Non agisce distruggendo fisicamente il tessuto come un laser o la diatermocoagulazione, ma provoca una reazione infiammatoria intensa, che porta a regressione e necrosi della lesione.

    • Questo processo è spesso accompagnato da rossore, bruciore, dolore, ulcerazione locale.

  • Uso senza lesioni visibili:

    • Non raccomandato nelle linee guida (es. CDC, ACOG, ESGO), perché può provocare irritazioni senza offrire un reale beneficio in assenza di una lesione bersaglio.

    • Potrebbe peggiorare la qualità della mucosa e creare fastidi inutili.

    2. Terapie topiche “dolci” di supporto

Lo scopo qui sarà:
-riparare e contribuire a riepitelizzare le lesioni della mucosa cervico-vaginale;
-trattare la secchezza della mucosa cervico-vaginale;
-riequilibrare il microbiota vaginale;
-migliorare la salute vaginale;
-creare le condizioni per una rapida guarigione delle lesioni causate da sfregamento dovuto a bruciore o prurito;
-formare una pellicola protettiva e difensiva che riduce rapidamente il fastidio, creando le condizioni idonee a favorire il processo naturale di cicatrizzazione.
Favorisce anche il rapporto sessuale. Compatibile con l’uso del preservativo.

 La durata del trattamento è fino a 6 mesi, con possibilità di allungare ulteriormente il periodo in base alla prescrizione medica. È importante completare l’intero ciclo di trattamento per ottenere i risultati attesi. Si raccomanda di iniziare il trattamento dopo il ciclo mestruale.

Si, ma alla fine quale terapia è meglio usare? Lo valuteremo insieme in base alla tipologia del quadro clinico e alle opzioni possibili nel singolo caso…